Ieri sera a Orvieto, alla sala dei 400 del Palazzo del Popolo, si è tenuto un Consiglio comunale e Provinciale aperto sulla chiusura del Tribunale di Orvieto. Serve unità e rispetto a questa necessità i consiglieri provinciali eletti nel territorio orvietano hanno depositato una mozione in cui definiscono la nascita dell'intergruppo "Orvietano bene comune". Cinque consiglieri di tre partiti diversi. Pd, Idv e Pdl. Daniele Longaroni (Pd) Stefano Garillo (Pd), Andrea Sacripanti (Pdl), Francesco Tiberi (Pdl) ed io indipendente eletto con Idv. Questo il mio intervento, unitario.
Mentre Roma discute, Sagunto viene saccheggiata
Appunti di viaggio di un giornalista.Grilli&Pinocchi perché troppe volte, nel nostro Paese, il grillo che racconta la verità diventa pinocchio e il pinocchio diventa grillo.
martedì 17 luglio 2012
venerdì 13 luglio 2012
Silvio Leonid Il'ic Breznev Berlusconi, detto Tito.
Di nuovo in campo. Capo indiscusso del suo partito, con un Politburo ristretto fatto da esponenti di provenienza diversa (An e Psi) e da giovani delfini a cui periodicamente si tarpano le ali (Angelino Alfano). Il capo indiscusso del Partito del Popolo (della libertà) si dice pronto ad essere il candidato unico della sua squadra. No alle primarie, no ad altri candidati. Lui, inossidabile, alla veneranda età di 77 anni, tornerà a candidarsi premier italiano. Se dovesse vincere le elezioni e il suo governo dovesse durare fino alla fine della legislatura, chiuderebbe il mandato ad 82 anni. Come Fidel Castro a Cuba che, a quell'età, ha ceduto il potere al fratello Raul. O come Mao Tse Tung in Cina, capo indiscusso del suo partito fino alla morte, prima del compimento dell'83esimo anno di vita. Gli occorrerà però un ulteriore mandato per entrare nel guinnes dei primati dei governanti più longevi. Josip Broz Tito, Presidente della Repubblica Federale di Jugoslavia, fu presidente sino alla sua morte: quando avvenne la "chiamata", Tito aveva 87 anni e 362 giorni di vita. Forse Silvio ce la può fare!
Così dovrebbe essere Silvio Berlusconi |
martedì 10 luglio 2012
37 Tribunali tagliati. E a Orvieto, in Umbria, scoppia la protesta
Tra le misure del governo Monti anche il taglio di 37 piccoli tribunali inserito nel riordino del ministro della Giustizia Paola Severino. Una misura che sta creando tensioni nelle diverse comunità locali. Tra i tribunali eliminati anche quello della città di Orvieto, in Umbria. Il sindaco ha chiuso il suo ufficio per protesta, lavorando in piazza, proprio davanti al Palazzo di Giustizia. I cittadini pensano anche al blocco dell'Autostrada del Sole che dividerebbe in due l'Italia. Mino Lorusso
Alla ricerca dell'accordo sulla riforma elettorale
Una testa un voto? |
Tornando alla riforma elettorale non c'è accordo. E, per assurdo, la posizione più attaccabile da parte degli elettori guardando superficialmente le cose, è quella del Pd.
lunedì 9 luglio 2012
Ad Acquasparta, due giorni di seminario per fare rete con tutte le esperienze di futuro
di Carmine Fotia
Due giorni di riflessione, ad Acquasparta, in Umbria, per il nono appuntamento della Retitudine-Rete 2018. Un'occasione per quanti hanno vissuto l'esperienza della Rete ed ora si propongono come "lievito culturale" di una nuova politica. Una riflessione che deve necessariamente fare i conti con l'inattesa e strepitosa vittoria del suo ispiratore, Leoluca Orlando, a Palermo. L'impegno totale che Orlando dovrà dedicare alla sua città avrebbe potuto tarpare le ali ai nuovi retini, che invece escono dal seminario con la convinzione che occorra fare "rete" non solo attorno a Palermo, ma anche a tutte quelle altre esperienze dove si seminano germi di futuro. Interlocutori "vicini" come Fausto Bertinotti, ex- presidente della Camera, Flavio Lotti, portavoce del Forum della Pace, Roberto Balzani, sindaco di Forlì; lontanissimi, come Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, o, ancora, nuovi interlocutori come Federico Pizzarotti, neo-sindaco di Parma che ha dovuto rinunciare alla presenza perché impegnato nella costruzione della sua nuova giunta ma che ha dato appuntamento per un incontro a ottobre. Le riflessioni, ovviamente sono state diverse.
Due giorni di riflessione, ad Acquasparta, in Umbria, per il nono appuntamento della Retitudine-Rete 2018. Un'occasione per quanti hanno vissuto l'esperienza della Rete ed ora si propongono come "lievito culturale" di una nuova politica. Una riflessione che deve necessariamente fare i conti con l'inattesa e strepitosa vittoria del suo ispiratore, Leoluca Orlando, a Palermo. L'impegno totale che Orlando dovrà dedicare alla sua città avrebbe potuto tarpare le ali ai nuovi retini, che invece escono dal seminario con la convinzione che occorra fare "rete" non solo attorno a Palermo, ma anche a tutte quelle altre esperienze dove si seminano germi di futuro. Interlocutori "vicini" come Fausto Bertinotti, ex- presidente della Camera, Flavio Lotti, portavoce del Forum della Pace, Roberto Balzani, sindaco di Forlì; lontanissimi, come Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, o, ancora, nuovi interlocutori come Federico Pizzarotti, neo-sindaco di Parma che ha dovuto rinunciare alla presenza perché impegnato nella costruzione della sua nuova giunta ma che ha dato appuntamento per un incontro a ottobre. Le riflessioni, ovviamente sono state diverse.
Monti, sto pensando di candidarmi. E stai a vedere che il proporzionale tornerà a contare
Monti guarda l'orizzonte delle prossime politiche |
giovedì 5 luglio 2012
sul voto del Cda Rai c'è l'ombra di Dell'Utri e Berlusconi?
Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi |
mercoledì 4 luglio 2012
Ad Acquasparta nel fine settimana, alla ricerca di un'alternativa tra il tecnicismo senz'anima di Monti e la protesta senza sbocchi
Il tema è affascinante. "Tra il tecnicismo senz'anima di Monti e la protesta senza sbocchi". O meglio, cosa ci sta tra le due ipotesi, qual è la terza via. A confrontarsi, a poche ore dalla bozza di spending review che sembra ancora una volta una manovra di tagli, saranno alcuni esponenti politici che possono proporre qualche analisi interessante: Fausto Bertinotti, presidente emerito della Camera dei Deputati, Leoluca Orlando sindaco di Palermo, Flavio Tosi sindaco di Verona, Graziano Del Rio sindaco di Reggio Emilia e vice presidente dell'Anci, Roberto Balzani sindaco di Forlì, Simone Petrangeli sindaco di Rieti, il portavoce di Articolo 21 e parlamentare Giuseppe Giulietti. Insieme a loro altri amministratori italiani dei diversi livelli istituzionali, analisti politici, giornalisti, esponenti dei movimenti. Il tutto ad Acquasparta, in provincia di Terni sabato 7 e domenica 8 luglio nel contesto delle iniziative organizzate dall'associazione "Rete 2018".
Le misure della spending review. 200 milioni di euro dalla scuola pubblica a quella privata
Spending review, la bozza della discordia fa già discutere politica e parti sociali. Complessivamente sei miliardi di rispami. E più della metà arriveranno dal settore sensibile della sanità. Proprio lì sono previsti tagli per 3 miliardi in due anni al fondo nazionale e una sforbiciata del del 5% per l'acquisto di beni e servizi. Non ci si ferma qui. 30mila posti letto in meno negli ospedali pubblici con la chiusura di 216 fra quelli più piccoli. Dalla sanità al pubblico impiego. Stop ai concorsi per i dirigenti fino al 2016, taglio del 10% dei dipendenti e del 20% dei dirigenti già in forza. Sempre nel settore riduzioone del 10% dei permessi sindacali e blocco progressivo delle assunzioni che non si fermeranno completamente a partire dal 2016. Ferie imposte ai dipendenti per ferragosto e nella settimana tra Natale e capodanno.
martedì 3 luglio 2012
Più che altro c'è il rischio di spending rewind!
Il presidente del Consiglio Mario Monti |
lunedì 2 luglio 2012
Consiglio Provinciale e Comunale congiunto sulla chiusura del Tribunale di Orvieto? Per qualcuno meglio di no!
Il sindaco di Orvieto Toni Concina |
Il futuro della Provincia sta nella valorizzazione del patrimonio. Cominciamo da Villa Paolina
"La non apertura al pubblico del Parco di Villa Paolina a Porano è
una vicenda su cui la Provincia di Terni deve rispondere in termini
immediati. Lo scorso anno, di questi tempi, l'apertura era già stata
garantita grazie all'intervento congiunto di Provincia e Comune. E'
stata garantita negli anni, con l'amministrazione di centrodestra a
guida Giorgio Cocco e con le precedenti amministrazioni di
centrosinistra a guida Enrico Brugnoli". - Ad affermarlo è il
consigliere provinciale Idv Giorgio Santelli che, in merito alla
vicenda, ha presentato una interrogazione urgente indirizzata al
Presidente della Provincia Feliciano Polli e al vice presidente e
assessore al Patrimonio Vittorio Piacenti D'Ubaldi.
Arriva il nuovo Vescovo Benedetto, ma gli applausi sono per Giovanni Scanavino
martedì 26 giugno 2012
Chi è la vera faccia da culo?
Paolo Forlani. Prima è stato un artefice della morte del figlio di Patrizia, Federico Aldrovandi e ha tentato, insieme agli altri compari, di nascondere la realtà delle cose. Ma fortunatamente la giustizia ha fatto il suo corso e sono stati condannati. Questo grazie a Patrizia, ai familiari di altri ragazzi uccisi da chi è indegno di rappresentare lo stato. Ma non basta: dopo che i quattro agenti della polizia hanno visto confermata la condanna dalla Cassazione, uno di loro, proprio Paolo Forlani, ha attaccato duramente proprio Patrizia Moretti, la mamma di Federico.
lunedì 25 giugno 2012
Il coraggio delle donne di Calabria
di Michela Mancini
Hanno creato una crepa dentro la ‘ndrangheta che può far saltare buona parte del sistema ‘ndrine. Sono le donne di Calabria. E non è un caso se il festival “Trame” cominci da loro. L’idea di aprire simbolicamente il Festival con un incontro tutto al femminile è stata del direttore artistico, Lirio Abbate. Bianca Stancanelli, giornalista e moderatrice del dibattito, ha aperto i lavori sottolineando questa scelta: «Decidere di aprire i lavori affrontando il tema del “coraggio delle donne”,significa avere preso coscienza di un fenomeno di importante rilevanza sociale». Quel che sta accadendo oggi in Calabria è un fatto rivoluzionario, e come tale va interpretato – spiega il magistrato Alessandra Cerreti – per ricordare agli altri, ma soprattutto a noi stessi, che la «’ndrangheta è un fanno umano e da tale si deve combattere e sconfiggere.
Ci fu trattativa tra lo Stato e la Mafia
Antonio Ingroia |
Veniamo all'inchiesta di Palermo sulla Trattativa Stato Mafia.
Dopo la chiusura delle indagini sono le intercettazioni a spiegare il coinvolgimento di uomini delle istituzioni e magistrati.
Intanto la Guardasigilli Paola Severino risponde a Di Pietro affermando che la lettera spedita dal quirinale alla Cassazione per chiedere maggiore coordinamento tra le procure di Palermo e Caltanissetta sulla Trattativa non fu una indebita pressione, come lui sostiene. Affermazione che viene fatta anche da Antonio Ingroia, uno dei magistrati che segue la vicenda.
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