sabato 23 febbraio 2013

Grillo ci ha messo addosso la stella gialla di David

Io c’ero. C’ero alle 14,00, all’ufficio accoglienza del Movimento 5 stelle a Piazza San Giovanni. C’ero, in fila per un’ora e mezza, in attesa della possibilità di entrare a fare il mio lavoro di cronista che, in modo oggettivo, ha seguito la campagna elettorale per Rainews24 di queste elezioni politiche. E c’ero anche in Sicilia, per le Regionali, per raccontare anche quelle elezioni. C’ero anche per tutta la campagna elettorale del movimento cinque stelle, c’ero a Mazara del Vallo. C’ero ad intervistare nel corso di questi mesi Cancelleri, Barillari, Di Battista e lo stesso Beppe Grillo.

E ieri ero in fila, senza avanzare pretese alcune, rispettando civilmente la coda, in attesa che mi si permettesse, come tanti altri colleghi, di lavorare. Per continuare il racconto. Fino a quando, poi, ti dicono ancora una volta di aspettare. Ma, visto che ci sono i collegamenti da fare per raccontare agli italiani una delle principali e fondamentali novità di questa campagna elettorale, allora ti decidi ad andare ugualmente alla tua postazione. Anche senza quell'accredito che ti permette di accedere nel backstage. Lo fai, sapendo che starai fuori dalla zona in cui puoi parlare con i candidati. Hai difficoltà a far sentire la loro voce.  Quello che pensano, quello che vogliono fare. Hai la fortuna di conoscerne qualcuno e di chiedergli “vieni di qua dal muro a raccontarmi le tue idee, il vostro impegno”.  Ma lo fai con difficoltà.  In pratica fai - con grande difficoltà per colpa dello staff di Grillo - quello che Grillo ci accusa di non fare.  Dare la voce a loro.
 
Ti danno un passi solo. Per entrare ai limiti del backstage. Un foglio bianco con scritto sopra “passi solo per il bagno”. Solo per fare la pipì perché i bagni stanno dopo le transenne. Un atto di cordialità. E ti senti una stella gialla disegnata addosso. Non capisci l’accanimento contro chi questo mestiere - di responsabilità - lo fa con responsabilità, trasparenza, oggettività.
 
Invece no. Per Grillo siamo tutti uguali. Siamo servi di una politica che teniamo in vita. Non gliene frega nulla che in Rai c’è chi da anni fa battaglie per mettere la politica fuori dalla porta. Non gliene frega nulla di chi ha sudato questo posto dopo anni e anni di gavetta. Di chi ha fatto una scuola che ti permette di essere inserito in azienda. Di chi si impegna quotidianamente perché il servizio pubblico svolga un ruolo sempre più vicino all’Italia.  Delle donne e degli uomini che in Rai ogni giorno fanno bene il loro lavoro.  Non fa differenza. Tutti uguali.  Lui la stella gialla ce l’ha messa a tutti.  Anche a quei giornalisti – e ci sono – che magari voteranno i 5 stelle. Tutti a casa!  Tutti. Anche quelli che in questi ultimi 20 anni hanno difeso il diritto al pluralismo, ad un’informazione libera.  
 
Continuo il mio lavoro. Sofferente e con una insofferenza crescente.  La postazione è all’esterno, di lato al palco, fuori dalle transenne. Ti dicono che il segnale lo devi prendere da Sky, l’unica autorizzata a fare la diretta del comizio di Grillo. L’unica ad avere i giornalisti all’interno. Sarà l’unica testata italiana ammessa a corte, che poi è di proprietà di un australiano che non ha nemmeno tanta dimestichezza con le leggi sul conflitto di interessi, con quelle sulla concorrenza. Insomma, un monopolista che per certi versi non è poi tanto diverso da quel Berlusconi che Grillo attacca dal palco. E, ovviamente, parlo di Murdoch e non dei tanti bravi colleghi che lavorano per lui. Da cui, però, una parola sull’ostracismo comminato ai colleghi lasciati fuori, messi al bando forse  mi sarei aspettato. No. Silenzio. La stampa estera, anch’essa accolta dallo staff di Grillo, almeno protesta per questa scelta fatta dallo staff. Ma noi siamo sempre fuori. Con le telecamenre che possono prendere il palco solo di sguincio.
 
E quella piazza? Una piazza in cui si riconoscono tante facce che erano a protestare con i giornalisti e a difendere la costituzione e il pluralismo non dice nulla. Nessuno è pronto a dire che, come in tutti i luoghi, in tutte le società e comunità, piccole e grandi, ci sono persone oneste e disoneste. Io lo ammetto. Tra i giornalisti c’è stato e c’è chi fa il proprio lavoro per bene e chi non è trasparente. Ma no. 
 
Alla logica per cui tutti  i giornalisti italiani sono servi io non ci sto. Io e tantissimi altri colleghi non siamo servi di nessuno.  Servi suoi, forse, saranno quelli che all’interno del movimento non hanno nemmeno provato a contestare quest’atto che è di una gravità inaudita. Se per Grillo ci sono giornalisti colpevoli di piaggeria o di essere servi della politica, faccia i nomi. Dica chi sono. Ma io non ci sto ad essere accusato di servilismo. Legga le storie di ognuno di noi, legga il lavoro che facciamo quotidianamente e se vuole governare questo paese provi a rispettare la Costituzione. Quella Costituzione i cui articoli, poi, sono stati letti dal palco.

15 commenti:

  1. Racconto si scrive con la T!

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  2. Ehi giornalista, hai mai sentito parlare di esclusive?
    Quella concessa a Sky era un'esclusiva. Come quando trasmette la finale di coppa. Oppure pretendi di poterla trasmettere anche tu?
    Vai a protestare alla Federcalcio allora.

    Siamo al teatro dell'assurdo, davvero.

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    1. L'esclusiva per un comizio elettorale? Per le partite di calcio ci sono dei diritti da pagare. Ecco il teatro dell'assurdo. Dare l'esclusiva a una TV di nicchia, vista da una percentuale molto bassa della popolazione, anche se si ha lo scopo di raggiungere un gran numero di cittadini! Che pagliacciata è? È un non-Sense!

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  3. a parte che a giudicare dal tuo italiano l'australiano sembri tu e poi visto non ci stai ad essere accusato di servilismo, perchè non provi a realizzare per la tua azienda ''RAI'' un servizio/operazione trasparenza e fai vedere gli introiti rai con le lobby di sinistra e magari parlate anche del monte dei paschi o della grecia, non potete farlo, punto, nessuno ti dice niente, ma non venire a parlare di trasparenza e libertà a chi per anni avete tolto la parola.

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    1. Ma tu perchè parli se non ci conosci? Vai su www.articolo21.info e impara a conoscerci. Poi ne riparliamo!

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    2. Jonatan, il Suo italiano non è migliore di quello di Santelli.

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  4. Ehi Anonimo, hai mai sentito parlare di esclusiva per una manifestazione elettorale? Perchè se esiste un'esclusiva di quuesto tipo è meglio decidere che è tutto da rifare. Saresti un grande attore nel teatro dell'assurdo!

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  5. Eccole le squadracce che arrivano all'attacco... Ma vi rendete conto? Un giornalista, onesto, PRECARIO, tenta di raccontare l'ascesa del M5S e voi, tutti (dalla piazza a questi insulsi commenti che leggo qui), lo aggredite verbalmente invece di apprezzare il tentativo di raccontare la vostra ascesa e restituire un minimo di credibilità a questa professione macchiata da poveri servi collusi? Ieri avevate un servizio di sicurezza indegno, come indegna è stata la scelta di far entrare solo la stampa straniera e non quella italiana. Io stesso ho dovuto fingermi un giornalista straniero per superare quei ridicoli varchi. Quando i giornalisti italiani tentano di fare il loro lavoro, lo insultate, quando dimostrano il loro servilismo pure e auspicate il taglio ai finanziamenti ai giornali così solo personaggi come, Murdoch, Berlusconi, De Benedetti e i soliti noti pieni di soldi potranno permettersi di informare. Se Berlusconi si fosse comportato come Grillo avreste tutti urlato al fascismo. Citerò il vostro guru: "ci vediamo in Parlamento"... e sarà un piacere.

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  6. Provavo una certa simpatia per il Movimento 5 Stelle per la tenacia dei suoi attivisti nel portare avanti battaglie che ritengo comuni:la trasparenza, la partecipazione, la lotta agli sprechi, il diritto di dire la propria, nei limiti degli steccati che una delle più complete e lungimiranti costituzioni al mondo ci indica. Ma non posso oggi non notare il feroce livore delle risposte di una parte, mi auguro minoritaria, dei suoi attivisti ad ogni dubbio sollevato su comportamenti che se fossero agiti da altri sarebbero stati sicuramente condannati con fermezza. Quella presunta democrazia liquida mi pare stia lasciando il posto ad un pensiero unico dominante che offusca la ragione e fa vedere nemici ovunque. Una vera sindrome d'accerchiamento per chi dovrebbe accerchiare. La responsabilità collettiva di azioni individuali l'abbiamo già vista applicata e ne conosciamo i guasti...si facciano i nomi dei responsabili basta con le generalizzazioni!!!

    Facciamo un giochino!? Aggiungete voi il soggetto mancante e ricercate nella storia chi prima di Grillo diceva queste cose!!!

    Il[...] vivrà sino a quando non avrà compiuto l'opera che si è prefissa. Raggiunta la soluzione nel nostro senso dei fondamentali problemi che oggi travagliano la nazione italiana, [...] non si ostinerà a vincere, come un'anacronistica superfetazione di professionisti di una data politica, ma saprà brillantemente morire senza smorfie solenni.

    Il [...] è anti-accademico. Non è politicante. Non ha statuti, né regolamenti. [...] Non è un vivaio per le ambizioni elettorali. Non ammette e non tollera i lunghi discorsi. Va al concreto delle questioni.

    E' un po' difficile definire i [...]. Essi non sono repubblicani, socialisti, democratici, conservatori, nazionalisti. Essi rappresentano una sintesi di tutte le negazioni e di tutte le affermazioni. Nei [...] si danno convegno spontaneamente tutti coloro che soffrono il disagio delle vecchie categorie, delle vecchie mentalità. Il [...] mentre rinnega tutti i partiti, li completa.

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  7. ...la paura era proprio questa: che i grillini, per benedizione ricevuta, si sentissero improvvisamente custodi di ogni verità e sapienza. E' il massacro, non dei politici ma della Politica. Grillo svolge il suo compito, visto che opera per conto terzi, ma non non ne comprende la fine. Questa non è protesta ma nuova organizzazione del sistema, se ne renderanno conto gli eletti quando dovranno sfilare per apprendere quali ordini. Grillo è responsabile di aver deviato la rabbia popolare, di averla ammorbata a vantaggio di un Gruppo di potere (massonico-finanziario)proprio adesso che era necessario conservarla sana. Sarà un massacro, sì.

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  8. E' pienamente condivisibile il progetto di governo inteso da Grillo per riavviare l'empasse di profonda crisi che sta attraversando il nostro Paese, dal debito pubblico alla corruzione, alle voragini finanziarie dei costi della politica, dalla rimodulazione dell'eta' pensionabile alla disoccupazione giovanile, dalla rifondazione del lavoro delle piccole e medie imprese alla riduzione dei parlamentari e all'accertamento patrimoniale prima che lascino lo scranno, e i privilegi, e gli aumenti indiscriminati sulle ricche indennità mensili accaparratisi in barba ai bisogni della gente. . . Una grande rivoluzione democratica e popolare che sta investendo finalmente il Paese sperando che onestamente si volti pagina!!!
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  9. Gentile signor Santelli, è vero, è un'ingiustizia. Ed è vero che ci sono ancora giornalisti degni e dignitosi. Ma purtroppo temo che lei veda il bicchiere mezzo pieno per necessità, mentre a me pare vuoto molto più che per metà.

    Grillo è un estremista e compie con estrema leggerezza scelte estreme, ma la cosa più triste è che in moti casi la realtà lo giustifica. La stampa italiana nel suo complesso E' asservita a logiche politiche. Sarà colpa dei direttori. Sarà colpa dei giornalisti più servili. Sarà quel che sarà, ma verso il M5S l'attenzione è rivolta solo agli inciampi, ai passi falsi, alle incoerenze.
    Grillo è un estremista e risponde in modo estremo: "vaffanculo tutti, fuori dalle palle". E' una scelta di chiusura, ma non credo che in realtà abbia intaccato alcun principio democratico: se non voglio rilasciare un'ntervista non sono obbligato a farlo. E posso scegliere l'interlocutore.
    Non vi piace? Pazienza.
    E' un atteggiamento fascista? Mah... mi pare di scomodare accuse eccessive. Se vogliamo dare di fascista a Grillo ci sono altri argomenti ben più convincenti.

    E' triste, ma è così: della stampa italiana il M5S non si può fidare.
    Non le piace l'idea? Ha tutta la mia comprensione, ma evidentemente lo stato di cose non dipende da lei. E non ha neanche molto senso auspicare, come lei fa, delle "liste di proscrizione" nominative per i giornalisti, che puzzerebbero di fascismo ancora di più.

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  10. Il post descrive un lodevole impegno da parte Sua ad informare in maniera obiettiva il pubblico a casa su "Quello che pensano, quello che vogliono fare" gli esponenti del movimento.
    Peccato che il titolo del Blog sia "Grilli&Pinocchi", che stride giusto un pochino con tanta sventolata imparzialità.

    Non sono un sostenitore del Movimento 5 stelle, ma non capisco come si possa pensare di dare del Pinocchio a qualcuno nel titolo del proprio Blog e poi sostenere la propria imparzialità rispetto
    a quel qualcuno nei Post del medesimo Blog.
    Bha, sicuramente è un mio limite.

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  11. Convengo con lys...la tattica elettorale del M5s è quella di non compromettere in alcun modo la credibilità degli attivisti e dello stesso Grillo fornendo spunti di critiche da parte di un' informazione ormai profondamente pilotata e politicamente di parte, ogni privato cittadino italiano che abbia interesse nel ascoltare Grillo ha la possibilità di farlo nelle piazze senza interpretazione di terzi, dov'è la disinformazione? In risposta ai poveri giornalisti ancora onesti esprimo tutto il mio cordoglio, ma quando si vuole estirpare un cancro troppo diffuso è impossibile andare per il sottile.

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