Michele Giarrusso passa tra i senatori Dem e mostra il segno delle manette |
16 si e 6 no. Matteo Salvini, secondo la Giunta per le immunità, non è processabile. Ha perseguito interessi legittimi di governo senza togliere diritti costituzionali ai 177 migranti della Diciotti. Ed ora, entro il 23 marzo, ad esprimersi saranno i colleghi senatori. Lui, il leader del Carroccio, dice che sarebbe stato in ogni caso tranquillo perché il suo dovere è difendere i confini del suo Paese e la sua gente. E parla del governo come un gruppo, una squadra e non individualità. Soddisfatto anche il presidente della Giunta, Maurizio Gasparri. È sua la relazione ad aver raccolto la maggioranza dei voti dei commissari.
Quando i commissari escono, però, trovano la protesta dei senatori dem. Per i cinque stelle sembra la pena del contrappasso. C'è qualcun altro che grida onestà al loro posto. E obiettivo principale è il capo dei commissari cinque stelle, Michele Giarrusso. Per due volte risponde facendo il gesto delle manette. Poi spiega perché è convinto che il movimento non sia diviso su un tema che comunque ha visto la base dire no all'autorizzazione a procedere ma con un 40% di dissenso interno.
È stata una grande prova di partecipazione democratica. Ad attaccare il voto dei commissari 5 stelle Bonifazi del PD. La piattaforma Rousseau viene a desautorare il parlamento ed è farlocca, anticostituzionale. Mentre Piero Grasso di Leu parla di un vulnus. Quando un governo è legittimato anche a superare i limiti previsti dalla Costituzione creiamo un precedente pericoloso. Ora la palla passa all'Aula di palazzo Madama.
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