Ma, come ripeto, rimaniamo ai fatti. Le diverse parrocchie
hanno ricordato ai fedeli, la settimana precedente, che ci sarebbe stata la
cerimonia di insediamento del nuovo Vescovo. Così il sistema di Protezione
civile, i vigili urbani, si sono organizzati per gestire l’afflusso dei tanti
fedeli in città. Parcheggi predisposti, percorsi, blocchi stradali. Non è
servito. I parcheggi sono rimasti liberi in gran parte e forse – mi sono detto
al mio arrivo ad Orvieto – il problema era il caldo tremendo di queste
giornate. Anche Piazza Duomo era transennata, in attesa di Monsignor Tuzia,
accompagnato dal Cardinale Vicario Emerito Camillo Ruini e il Vicario Cardinale
Agostino Vallino: non serviva tutta questa attenzione. Piazza Duomo non
traboccava di fedeli che, quando sono entrati nella Cattedrale, l’hanno
riempita solo per i due terzi. Poi, per continuare a raccontare i fatti, c’è da
segnalare che quando dall’esterno il nuovo Vescovo Benedetto ha citato Giovanni
Scanavino, gli applausi nella Basilica sono stati scroscianti.
Il corteo, dopo i saluti di rito, è entrato in Duomo. Prima
del nuovo Pastore diocesano hanno sfilato i vescovi umbri, i titolari delle diverse
parrocchie. Monsignor Marra – che ha retto la diocesi nel periodo di vacanza –
e il Vescovo emerito di Orvieto Todi Giovanni Scanavino. Quando lui, con le
mani giunte, ha fatto accesso in Duomo sono scoppiati nuovamente gli applausi.
Lo hanno accompagnato dal suo ingresso in Cattedrale sino al suo arrivo
sull’altare. Apllausi decisi, sentiti, forti. Forti a tal punto che dalle prime
file, ci si interrogava se fosse già il segnale di plauso per l’accesso in
Cattedrale del nuovo Vescovo. No, erano tutti segnali di affetto per Padre
Giovanni. Questo è il racconto di quello che ho visto e sentito. Raccontato,
spero, con oggettività che ogni persona presente e in buona fede può attestare.
Insomma: se all'insediamento del nuovo Vescovo di Orvieto Mons. Tuzia c'era un
terzo della Cattedrale vuota. Se all'ingresso in Duomo gli applausi più forti e
sentiti non erano per lui ma per il Vescovo emerito Giovanni Scanavino.
Se i
parcheggi erano liberi, piazza del Duomo vuota con gli altoparlanti che
raccontavano la cerimonia alle macchine parcheggiate e agli autisti. Se lo
spiegamento di vigili urbani e forze dell'ordine era disimegnato. Se anche la
presenza di S.E. Camillo Ruini è passata quasi inosservata. Beh, se è successo
tutto questo vogliamo dire che la colpa é stata del caldo, di Scipione e di
Caronte o forse è bene dire che chi ha pensato di allontanare Scanavino dal suo
ruolo di Pastore ha fatto una gran cavolata che gli orvietani ancora non
riescono a digerire? Nel loro piccolo, a volte, anche le pecorelle si
arrabbiano!
Ovviamente, da fedele, faccio i miei più fervidi auguri a
Monsignor Tuzia per la sua guida pastorale di questa nostra Diocesi. Vuole
portare pace e serenità, ce ne è bisogno. E sono convinto che, non so in che
termini e con quali ipotesi, che nella ricerca di questa serenità Padre
Giovanni, Vescovo emerito e amato dai fedeli orvietani, possa essere d’aiuto.
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