venerdì 13 luglio 2012

Silvio Leonid Il'ic Breznev Berlusconi, detto Tito.


Così dovrebbe essere Silvio Berlusconi
 Di nuovo in campo. Capo indiscusso del suo partito, con un Politburo ristretto fatto da esponenti di provenienza diversa (An e Psi) e da giovani delfini a cui periodicamente si tarpano le ali (Angelino Alfano). Il capo indiscusso del Partito del Popolo (della libertà) si dice pronto ad essere il candidato unico della sua squadra. No alle primarie, no ad altri candidati. Lui, inossidabile, alla veneranda età di 77 anni, tornerà a candidarsi premier italiano. Se dovesse vincere le elezioni e il suo governo dovesse durare fino alla fine della legislatura, chiuderebbe il mandato ad 82 anni. Come Fidel Castro a Cuba che, a quell'età, ha ceduto il potere al fratello Raul. O come Mao Tse Tung in Cina, capo indiscusso del suo partito fino alla morte, prima del compimento dell'83esimo anno di vita. Gli occorrerà però un ulteriore mandato per entrare nel guinnes dei primati dei governanti più longevi. Josip Broz Tito, Presidente della Repubblica Federale di Jugoslavia, fu presidente sino alla sua morte: quando avvenne la "chiamata", Tito aveva 87 anni e 362 giorni di vita. Forse Silvio ce la può fare!
Certo che in una fase in cui il popolo chiede a gran voce il rinnovamento, la risposta è quella di una gerontocrazia di governo che non demorde e pretende di salvare il Paese dalla crisi. Per il Pdl sarà un disastro e sono in diversi a pensarlo. Così per Silvio Berlusconi, se manterrà fede a questo nuovo impegno preso sopra a tutti e sopra tutto, si potrebbe preparare una brutta sorpresa: un po' quella che tocco a Giulio Cesare con le idi di marzo, quando un nucleo di senatori guidati da Marco Giunio Bruto Cepione (un delfino dell'imperatore) lo pugnalo alle spalle. Chissà che Angelino Alfano, stanco delle promesse, non si metta alla guida di un vero rinnovamento del partito. Con lui il sindaco di Roma Gianni Alemanno che qualche perplessità sulla sesta discesa in campo di Berlusconi l'ha espressa.

E poi, per Angelino, nemmeno il ticket che, a quanto pare, prevede - c'era da immaginarlo, no? - che a fianco di Silvio ci dovrà essere una donna. Tutti pensano che sarà la morigerata e pacata Daniela Santanchè che, se Stephen Herek dovesse fare un remake de la carica dei 101, sceglierebbe volentieri comne Crudelia al posto di Glenn Close. Insomma, una personcina delicata!.

Di positivo, però, qualcosa c'è. Nella squadra di governo non ci saranno vedette e igieniste dentali ma forse parlamentari tecnici specializzati in riabilitazione e ginnastica posturale, senatori urologi e andrologi. Vedremo come andrà a finire.

P.S. - Cadono le prime vittime nel Pdl. Libero titola: "il Cav fa pulizia nel Pdl. Trombata la Minetti". Lei è contenta.

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